La partnership del progetto Guide 2.0 ha lanciato con successo due corsi online nel corso del 2019. Dopo il loro completamento sulla nuova piattaforma Moodle, alcuni dei partecipanti alla formazione sono stati invitati a far parte di una Community of Practice (CoP) per testare in un ambiente reale tutti gli argomenti appena appresi: come utilizzare i casi studio come risorsa di apprendimento, quali sono i principi della co-produzione e dell’action learning e come funzionano in una CoP.
È stata, quindi, formata una CoP online di 12 membri provenienti dai 6 Paesi partecipanti ( 2 per ogni Paese) con l’obiettivo di sviluppare 7 nuovi casi di studio. Inoltre, sono stati formati 3 team coinvolti un una serie di sessioni di Action Learning Set (ALS) online per aiutarsi a vicenda nello sviluppo delle proprie storie.
Come testimoniato da uno dei membri, “gli ALS sono il luogo in cui posso presentare un problema e il resto del gruppo farà domande aperte per aiutarmi a trovare la soluzione, senza offrirmi una soluzione“.
Fino ad Aprile 2020, tutti i team si sono incontrati online circa 20 volte tra le singole sessioni di ALS e i più ampi Virtual Meetings, raggiungendo l’obiettivo di produrre 7 Casi di Studio e di completare un processo di peer review che ne garantisse un alto standard di qualità.
Il capo progetto di Rinova ha notato come, durante le prime sessioni degli ALS, i partecipanti tendessero ad essere piuttosto riservati, lasciando al facilitatore il compito di presentare la visione d’insieme, la struttura e il funzianamento degli ALS. Inizialmente, quindi, gli incontri hanno preso il formato di una sessione di ‘presentazione’, utile per costruire relazioni tra i membri dei gruppi.
Il secondo e il terzo incontro sono stati, invece, più produttivi in termini di struttura, formato e processo, ed hanno esplorato le questioni incontrate dai partecipanti sia all’interno di un contesto di lavoro più ampio sia direttamente in relazione alla produzione della storia del caso studio”.
N.B La versione originale in inglese dell’articolo è disponibile sulla sezione news del sito di progetto Good Guidance Stories.