L’editoriale del numero 4 della rivista Città Ciofs si concentra sulla Riforma Valditara, che introduce una filiera tecnologico-professionale (modello 4+2) per consentire agli studenti dell’IeFP di accedere agli ITS o agli studi universitari. È una riforma innovativa per rispondere alle esigenze delle aziende e ampliare le opportunità formative, ma richiede ancora adeguamenti normativi e sperimentazioni in corso in diverse regioni italiane, tra cui Lazio, Emilia e Piemonte.
Il Direttore Generale Don Giuliano Giacobazzi illustra la revisione curricolare avviata per preparare gli studenti a percorsi quadriennali che uniscano competenze di base, soft skills e competenze tecniche. Due testimonianze di diplomati ITS della Lombardia dimostrano come tali percorsi possano realizzare sogni professionali concreti.
Viene inoltre sottolineata la necessità di ampliare i servizi di formazione per adulti disoccupati e persone vulnerabili, in risposta ai cambiamenti sociali e tecnologici, con particolare attenzione al programma GOL, che fatica a decollare in alcune regioni.
Tra le iniziative principali del sistema Ciofs, spiccano il successo del Seminario Europa a Milano, un corso sull’intelligenza emotiva per formatori, e l’approvazione del progetto COVE in Puglia, focalizzato sulla riconversione ecologica e la Blue Economy. Una mobilità Erasmus a Bruxelles ha rafforzato la coesione interna dell’associazione, promuovendo una visione condivisa a livello europeo.
L’editoriale ospita anche un’intervista al Presidente dell’INPS, Gabriele Fava, che ha partecipato al Seminario Europa di Milano. Durante l’intervento, Fava ha condiviso idee e prospettive sulla necessità di sensibilizzare le nuove generazioni sui percorsi previdenziali, in un contesto normativo complesso che rischia di escludere i giovani dalla costruzione di un “cassetto contributivo” utile per il futuro. Ha sottolineato l’importanza di integrare formazione e informazione previdenziale per garantire maggiore consapevolezza e sicurezza nel lungo termine, aprendo nuove possibilità di collaborazione tra istituzioni formative e previdenziali.
Questa riflessione si inserisce nel quadro di un impegno più ampio del sistema Ciofs nel preparare i giovani non solo al mondo del lavoro, ma anche alla costruzione di un futuro previdenziale stabile.