“Dateci la possibilità di formare i giovani e le donne. Completiamo la costruzione di un sistema dell’Istruzione e Formazione Professionale che garantisca i diritti costituzionali all’istruzione e al lavoro in modo uniforme sull’intero territorio nazionale, superando divari regionali che pregiudicano le possibilità di molti giovani a vivere una vita piena e consapevole. Occorre investire sui rimedi preventivi all’esclusione sociali e alla disoccupazione giovanile. Assieme agli altri segmenti del sistema formativo, l’Istruzione e la Formazione Professionale è il rimedio”. È l’appello che lancia Paola Vacchina Presidente Nazionale di FORMA, associazione che raccoglie le sigle degli Enti di Formazione Professionale di ispirazione cattolica.
I dati sugli esiti occupazionali di qualificati e diplomati della Formazione Professionale confermano che l’80% di essi trova presto lavoro, oltre il 90% di essi rifarebbe la scelta della formazione Professionale.
I numeri dell’ultimo rapporto INAPP del 2022 (su dati 2020) evidenziano che apprendisti duali di primo livello di Bolzano, Lombardia e Veneto fanno l’80% degli apprendisti in formazione di primo livello. Mentre nel Mezzogiorno la Sicilia fa l’8% e tutto il resto arriva appena al 12%, a conferma l’apprendistato duale è più utilizzato in quei territori che hanno sviluppato un sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP). Invece, in molte Regioni è ancora erogata solo da Scuole Statali con ordinamento ministeriale.
“Il primo maggio è la Festa dei Lavoratori. È la festa delle persone che si sostengono e si realizzano attraverso il lavoro. È la persona al centro di questa celebrazione. La persona con i suoi talenti, vocazioni, abilità, aspirazioni e desideri di realizzare una vita ricca per sé e per gli altri. Il lavoro è strumento, cambia continuamente per i profondi cambiamenti economici e sociali, per le incisive innovazioni tecnologiche e digitali. Le persone hanno bisogno di arricchirsi con nuove competenze per adattarsi ai mutevoli scenari dei contesti produttivi. La risposta dei Santi sociali alle analoghe trasformazioni dei secoli scorsi fu coraggiosa, lungimirante ed efficace: la Formazione Professionale che crede nell’intelligenza delle mani, che dà fiducia ai giovani che investe nelle competenze e nell’inclusione. Don Giovanni Bosco stesso, 170 anni fa, diede vita al primo contratto di lavoro per l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Iniziò l’apprendistato duale”, conclude Suor Manuela Robazza presidente Nazionale CIOFS-FP