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LA NOSTRA MISSIONE

Inclusione e Cambiamento

Un percorso di formazione professionale rappresenta un’opportunità di crescita e sviluppo umano anche e soprattutto per chi è maggiormente a rischio di marginalità sociale. La missione del CIOFS-FP è prendersi cura di giovani e adulti, offrendo loro orientamento, formazione e opportunità per l’inserimento lavorativo, con particolare attenzione per chi si trova in condizioni di vulnerabilità.

Mettiamo al loro servizio strumenti come la progettualità formativa, le attività di orientamento e la capacità di lavoro in rete facendo riferimento a valori umani e cristiani. Il nostro obiettivo è la costruzione di un progetto professionale e culturale che accompagni i nostri allievi dalla formazione al mondo del lavoro.

I nostri valori

LE PERSONE AL CENTRO

Lavoriamo per costruire un ambiente di crescita basato sull’unicità di ogni relazione educativa, sia tra pari che con i formatori, all’interno di esperienze collettive dinamiche e stimolanti. La sfida alle disuguaglianze di genere è uno dei nostri assi di intervento prioritari. Il valore del gruppo è poi fondamentale: i nostri centri di formazione sono veri e propri laboratori di cittadinanza e partecipazione, di fiducia e riconoscimento reciproci, di gestione dei conflitti e delle emozioni, di educazione dei sentimenti, di produzione culturale e di scambio.
UN CLIMA DI FAMIGLIA

Il Sistema Preventivo di don Bosco è il nostro riferimento per una presenza educativa fondata sulla fiducia. La
nostra forza è da sempre la rete di rapporti, il sentirsi una comunità dove tutti partecipano ai processi educativi di crescita, grazie al dialogo diretto e condiviso con i giovani, le famiglie e le figure responsabili della loro crescita e della loro formazione. Insieme formiamo e ci formiamo. Insieme crediamo che ognuno può e deve dare il proprio contributo.

IL VALORE DEL LAVORO
Crediamo nel valore umano, sociale e politico del lavoro, diritto e dovere fondamentale dell’individuo ed elemento fondante della nostra democrazia. Ma il lavoro rappresenta anche la possibilità di crescita personale, di espressione delle proprie ricchezze. Lavorando, ogni persona esprime la sua creatività, la sua capacità di essere utile, di contribuire al bene comune con un apporto unico, originale e insostituibile.

LA SPECIFICITÀ FEMMINILE 

Uno dei tratti distintivi della nostra Fondazione è l’attenzione alla donna, al contrasto delle discriminazioni cui spesso è sottoposta, alla tutela della maternità. Per questo siamo impegnati in una costante attività di ricerca sulle diverse tematiche della condizione femminile, e progettiamo e realizziamo interventi mirati a favorire l’acquisizione, da parte delle donne, di competenze e professionalità adeguate alle esigenze del mercato del lavoro.
IL SENSO DELL’ACCOGLIENZA
Accoglienza è il pilastro portante di ogni nostro progetto e attività. Nella rete di relazioni in cui siamo immersi, accoglienza è “fare spazio”, lasciare all’altro (e a sé stessi) il tempo, l’opportunità di identificarsi, farsi riconoscere, condividere qualcosa di sé, oltre le apparenze. Accoglienza è stima e riconoscimento della molteplicità di culture, spiritualità e religioni, interesse per ciò che non conosciamo, disponibilità a cercare sempre punti di incontro e di reciproco scambio.

I nostri valori

LE PERSONE AL CENTRO

Lavoriamo per costruire un ambiente di crescita basato sull’unicità di ogni relazione educativa, sia tra pari che con i formatori, all’interno di esperienze collettive dinamiche e stimolanti. La sfida alle disuguaglianze di genere è uno dei nostri assi di intervento prioritari. Il valore del gruppo è poi fondamentale: i nostri centri di formazione sono veri e propri laboratori di cittadinanza e partecipazione, di fiducia e riconoscimento reciproci, di gestione dei conflitti e delle emozioni, di educazione dei sentimenti, di produzione culturale e di scambio.

UN CLIMA DI FAMIGLIA

Il Sistema Preventivo di don Bosco è il nostro riferimento per una presenza educativa fondata sulla fiducia. La nostra forza è da sempre la rete di rapporti, il sentirsi una comunità dove tutti partecipano ai processi educativi di crescita, grazie al dialogo diretto e condiviso con i giovani, le famiglie e le figure responsabili della loro crescita e della loro formazione. Insieme formiamo e ci formiamo. Insieme crediamo che ognuno può e deve dare il proprio contributo.

IL VALORE DEL LAVORO

Crediamo nel valore umano, sociale e politico del lavoro, diritto e dovere fondamentale dell’individuo ed elemento fondante della nostra democrazia. Ma il lavoro rappresenta anche la possibilità di crescita personale, di espressione delle proprie ricchezze. Lavorando, ogni persona esprime la sua creatività, la sua capacità di essere utile, di contribuire al bene comune con un apporto unico, originale e insostituibile.

LA SPECIFICITÀ FEMMINILE 

Uno dei tratti distintivi della nostra Fondazione è l’attenzione alla donna, al contrasto delle discriminazioni cui spesso è sottoposta, alla tutela della maternità. Per questo siamo impegnati in una costante attività di ricerca sulle diverse tematiche della condizione femminile, e progettiamo e realizziamo interventi mirati a favorire l’acquisizione, da parte delle donne, di competenze e professionalità adeguate alle esigenze del mercato del lavoro.

IL SENSO DELL’ACCOGLIENZA

Accoglienza è il pilastro portante di ogni nostro progetto e attività. Nella rete di relazioni in cui siamo immersi, accoglienza è “fare spazio”, lasciare all’altro (e a sé stessi) il tempo, l’opportunità di identificarsi, farsi riconoscere, condividere qualcosa di sé, oltre le apparenze. Accoglienza è stima e riconoscimento della molteplicità di culture, spiritualità e religioni, interesse per ciò che non conosciamo, disponibilità a cercare sempre punti di incontro e di reciproco scambio.

Le nostre radici

Mornese, un paese nella provincia di Alessandria. Una giovanetta destinata a diventare una figura chiave del cattolicesimo sociale di matrice piemontese, Maria Mazzarello, giusto ai tempi della proclamazione dell’Unità d’Italia ha la felice intuizione di aprire una scuola-laboratorio di sartoria. Alle allieve intende trasmettere un mestiere con un’etica professionale fatta di onestà e di qualità del lavoro e ne raccoglie anche il bisogno di istruzione e di tempo libero.

Si forma così una comunità in cui suore, giovani e collaboratori si impegnano a costruire una vita nella pienezza della propria umanità e nell’ispirazione del Vangelo («Alle fanciulle insegneremo a cucire e a conoscere ed amare il Signore»).

È il primo passo di un processo educativo, formativo e religioso che vedrà una data cruciale nel 1872 quando nasce l’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), fondato da Madre Mazzarello insieme con don Giovanni Bosco, come congregazione femminile salesiana.

In pochi anni, le comunità si moltiplicano: in Italia e all’estero. Le piccole e grandi città vedono fiorire laboratori familiari, scuole serali per giovani operaie, scuole magistrali e, nelle campagne, scuole agricole per “massaie rurali”. Seguono nei decenni del Novecento scuole artigiane, scuole di avviamento professionale e convitti per operaie, fino alla creazione dei centri di addestramento professionale.

È in questo scenario di profonde trasformazioni sociali che si avvia e si sviluppa il fecondo percorso racchiuso nell’identità del Centro Italiano Opere Femminili Salesiane (CIOFS), ente giuridico costituito nel 1967, e successivamente in modo particolare nella missione del CIOFS-FP (Formazione Professionale), l’associazione senza scopo di lucro, oggi fondazione, sorta nel 1986 per condividere e innovare il carisma originario indicato dalla fondatrice e interpretarne le finalità al passo con i tempi.